Alla fine degli anni ‘90 la Robotica dopo aver avuto uno sviluppo prettamente industriale, ha cominciato ad affacciarsi anche nel comparto di applicazione dei “Service Robot”, automi e realizzati con gran parte delle tecnologie tipiche dei robot industriali, ma utilizzati in ambienti diversi dall’industria manifatturiera e che, spesso, prevedono una stretta cooperazione operativa con l’uomo.
In generale, due sono i settori cui fa rifermento oggi la Robotica di servizio: “l’ambito personale e domestico” dove i robot sono usati per fini collaborativi, operazioni di pulizia, assistenza ad anziani, ricerca e così via e “l’ambito professionale”, con applicazioni per chirurgia, riabilitazione medica, agricoltura, recupero di oggetti in ambienti pericolosi e per ambienti sottomarini.
Mentre in passato robot e uomo operavano, per ragioni di sicurezza, in modo nettamente separato durante i processi industriali, oggi stanno invece emergendo tecnologie capaci di avvicinare il più possibile il lavoro dell’uomo a quello delle macchine.
Questa possibilità sta segnando un nuovo trend di sviluppo della Robotica non solo in campo industriale, grazie al quale gli uomini e i robot saranno in grado di lavorare senza distanze, con un notevole miglioramento delle condizioni di lavoro e massimizzando la produttività.
Infatti i robot potranno dedicarsi a compiti pesanti, noiosi, ripetitivi, pericolosi e veloci, mentre gli uomini, svolgendo le attività legate all’impiego della propria intelligenza, capacità di cura e destrezza, potranno essere elevati e valorizzati.